Per molti anni, negli anni '70 e '80, ha avuto luogo un raduno annuale di sopravvissuti psichiatrici, generalmente in un campus universitario, negli Stati Uniti o in Canada, raduno che è diventato noto come "Conferenza internazionale sui diritti umani e contro l'oppressione psichiatrica". Durante il raduno del 1982 a Toronto, i partecipanti hanno coniato i seguenti principi:
Dichiarazione dei principi della decima conferenza internazionale annuale sui diritti umani e l'oppressione psichiatrica
La decima conferenza internazionale annuale sui diritti umani e l'oppressione psichiatrica, svoltasi a Toronto, in Canada, dal 14 al 18 maggio 1982, ha adottato i seguenti principi:
1. Ci opponiamo all'intervento psichiatrico involontario, compresi i ricoveri e l'amministrazione di procedure psichiatriche ("trattamenti") con la forza o la coercizione o senza consenso informato.
2. Siamo contrari all'intervento psichiatrico involontario perché è una negazione non etica e incostituzionale della libertà, del giusto processo e del diritto a essere lasciati soli.
3. Ci opponiamo all'intervento psichiatrico involontario perché è una violazione del diritto dell'individuo di controllare la propria anima, la propria mente e il proprio corpo.
4. Siamo contrari alle procedure psichiatriche forzate come gli psicofarmaci, l'elettroshock, la psicochirurgia, le restrizioni, l'isolamento solitario e la "modifica del comportamento avversivo".
5. Ci opponiamo alle procedure psichiatriche forzate perché umiliano, debilitano, feriscono, rendono incapaci e uccidono le persone.
6. Ci opponiamo alle procedure psichiatriche forzate perché sono nella migliore delle ipotesi ciarlataneria e nella peggiore tortura, che possono causare e causano danni gravi e permanenti all'esistenza in toto delle persone che vi sono sottoposte.
7. Ci opponiamo al sistema psichiatrico perché è intrinsecamente tirannico.
8. Ci opponiamo al sistema psichiatrico perché è una forza di polizia parallela extra-legale, che sopprime il dissenso culturale e politico
9. Ci opponiamo al sistema psichiatrico perché punisce le persone che hanno avuto o affermano di aver avuto esperienze spirituali, e invalida tali esperienze definendole come "sintomi" di "malattia mentale".
10. Ci opponiamo al sistema psichiatrico perché utilizza le trappole della medicina e della scienza per mascherare la funzione di controllo sociale, a cui esso è al servizio.
11. Ci opponiamo al sistema psichiatrico perché invalida i reali bisogni dei poveri, offrendo "cure e trattamenti psichiatrici", sotto la copertura del welfare sociale.
12. Ci opponiamo al sistema psichiatrico perché si nutre delle persone povere e senza potere: anziani, donne, bambini, minoranze di genere, persone di colore e gruppi etnici.
13. Ci opponiamo al sistema psichiatrico perché crea una classe stigmatizzata della società, che si può facilmente opprimere e controllare.
14. Ci opponiamo al sistema psichiatrico perché la sua crescente influenza nel campo dell’istruzione, nel carcere, nelle istituzioni militari, nel governo, nell'industria e nella medicina, minaccia di trasformare la società in uno stato psichiatrico costituito da due classi: quelli che impongono "trattamenti" e coloro a cui saranno o potrebbero essere imposti.
15. Ci opponiamo al sistema psichiatrico perché è spaventosamente simile all'Inquisizione, alla schiavitù dei castelli e ai campi di concentramento nazisti.
16. Ci opponiamo al modello medico di "malattia mentale" perché giustifica l'intervento psichiatrico involontario, incluso la somministrazione forzata di psicofarmaci.
17. Ci opponiamo al modello medico di "malattia mentale", perché inganna il pubblico nel cercare o accettare il trattamento "volontario", promuovendo l'idea che i problemi umani fondamentali, sia personali che sociali, possano essere risolti con strumenti psichiatrici / medici.
18. Ci opponiamo all'uso di termini psichiatrici perché sostituiscono con il gergo un inglese semplice e sono fondamentalmente stigmatizzanti, umilianti, non scientifici, mistificanti e superstiziosi. Esempi:
Inglese Semplice Gergo Psichiatrico
Internati psichiatrici Paziente di salute mentale
Istituzione psichiatrica Ospedale mentale/centro di salute mentale
Sistema psichiatrico Sistema di salute mentale
Procedure psichiatriche Trattamento/terapia
Difficoltà di vita personali e sociali Malattia mentale
Caratteristiche o tratti Sintomi
socialmente indesiderabili
Droghe Medicinali
Drogare Chemioterapia
Elettroshock Terapia elletroconvulsivante
Rabbia Ostilità
Entusiasmo Mania
Gioia Euforia
Paura Paranoia
Tristezza/infelicità Depressione
Visione/esperienza spirituale Allucinazioni
Non-conformità Schizofrenia
Credenza impopolare Delirio
19. Crediamo che le persone dovrebbero avere il diritto di vivere in qualsiasi modo o stile di vita esse scelgano.
20. Crediamo che i pensieri e/o i tentativi di suicidio non dovrebbero essere trattati come problemi psichiatrici o legali.
21. Crediamo che la presunta pericolosità, sia contro di sé che contro gli altri, non dovrebbe essere considerato un motivo per negare la libertà personale e che solo gli atti criminali comprovati dovrebbero essere la base per tale negazione.
22. Crediamo che le persone accusate di crimini debbano essere giudicate per i loro presunti atti criminali con un giusto processo legale e che ai professionisti psichiatrici non dovrebbe essere riconosciuto lo status di perito nei procedimenti penali o nei tribunali.
23. Crediamo che non dovrebbero esserci interventi psichiatrici involontari nelle carceri e che il sistema carcerario dovrebbe essere riformato e umanizzato.
24. Crediamo che finché la libertà di un individuo sarà ingiustamente limitata, nessuno è veramente libero.
25. Crediamo che il sistema psichiatrico sia, in effetti, un programma di pacificazione controllato dagli psichiatri e supportato da altri professionisti della salute mentale, la cui funzione principale è persuadere, minacciare o costringere le persone a conformarsi a norme e valori stabiliti.
26. Crediamo che il sistema psichiatrico non possa essere riformato ma debba essere abolito.
27. Crediamo che le reti di volontari e di comunità alternative al sistema psichiatrico dovrebbero essere ampiamente incoraggiate e sostenute. Alternative come gruppi di auto aiuto o di sostegno reciproco, gruppi di difesa dei diritti, case in cooperazione, centri di crisi e drop-in dovrebbero essere controllati dagli utenti stessi, perché soddisfino le loro esigenze, garantendo al tempo stesso la loro libertà, la dignità e il rispetto di se stessi.
28. Chiediamo l’abolizione del trattamento sanitario obbligatorio.
29. Esigiamo libertà individuale e giustizia sociale per tutti.
30. Intendiamo rendere queste parole reali e non riposeremo finché non succederà.
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