Ercole Olmi da Popoff
11 giugno 2018
Un
ragazzo ecuadoriano ferisce un agente durante l’esecuzione di un Tso, la
polizia lo uccide. La madre della vittima: «Io avevo solo chiesto
un’ambulanza»
l tso continua a uccidere. «Non posso
credere che tu non sia più qui, non dimenticherò mai i momenti felici
passati insieme, ti amerò sempre e non ti dimenticherò mai». Nataly
Giorgio Tomalà Chavez è la compagna di Jefferson Tomalà
e madre di sua figlia di 2 mesi. Jefferson è il ragazzo ecuadoriano
che, dopo aver ferito con un coltello un poliziotto durante l’esecuzione
di un tso è stato ucciso con un colpo di pistola.
Il post sui social è
corredato da un fiocco nero, divenuto virale in rete tra la comunità
latinoamericana genovese. Sulla pagina Facebook di Jefferson Tomalà è
anche comparsa una colomba con un ramo d’ulivo e la frase ‘Dio vide il
peggio di me ma non mi abbandonò’ e alcuni amici hanno lanciato l’idea
di una fiaccolata in ricordo di Jefferson che dovrebbe tenersi domani
sera per le vie di Sestri Ponente. Chiedono di indossare magliette
bianche e portare candele bianche e lanciano l’hashtag
#giustiziaperjefferson. Il fratello Santiago Stalin Tomalà Garcia anche
lui su Fb posta le dichiarazioni di ieri rilasciate dalla sorella a
alcuni media sul fatto che al 118 lei e la madre avevano chiesto
un’ambulanza e non l’intervento di poliziotti e posta un messaggio con
tante faccine in lacrime: «Mi mancherai tanto fratellino – scrive – e
farò di tutto perché si faccia giustizia». Al fratello Santiago tanti
della comunità ecuadoriana rispondono in rete con ricordi e necrologi.
Una
morte durante un Tso e la solita opaca cortina di veline. Una lite in
casa tra madre e figlio degenera e finisce in tragedia a causa
dell’intervento della polizia. Stavolta è accaduto a Genova: il giovane,
di 21 anni, che dava in escandescenze perchè la sera prima era stato
lasciato dalla sua compagna, madre di sua figlia di due mesi, è stato
ucciso dalla polizia intervenuta su richiesta della donna. Un agente è
stato aggredito dal giovane, Jefferson Garcia Tomala, con un coltello e
ferito in modo grave ma non è in pericolo di vita. Nella colluttazione
il poliziotto è stato anche colpito in modo accidentale da un colpo di
pistola sparato da un collega.
l dramma è avvenuto nel tardo pomeriggio
nel quartiere popolare di Borzoli. Secondo quanto ricostruito dalla
polizia, nel tardo pomeriggio la madre di origine ecuadoriana ha
chiamato il 118. La situazione è però peggiorata, la madre si è
impaurita, si sarebbe barricata in una stanza con la figlia ed avrebbe
deciso di chiedere anche l’aiuto della polizia. Una pattuglia è andata
in soccorso della donna e quando è arrivata a casa ha iniziato una
trattativa con il giovane. A un certo punto del colloquio con gli
agenti, secondo quanto riferito dalla questura, il ventenne
all’apparenza sembrava essersi calmato. Si è seduto su un letto ma
quando un poliziotto gli si è avvicinato con uno movimento fulmineo ha
afferrato un coltello da sotto le lenzuola ed ha aggredito l’agente.
Nella confusione della lotta il ventenne è stato colpito con un colpo di
pistola ed è morto. L’agente è stato portato subito in ospedale in
codice rosso e sottoposto a un intervento chirurgico per chiudere le
ferite ed estrarre il proiettile. La sorella del giovane morto ha
riferito che una lite si era verificata la sera prima e la notizia è
stata confermata dai carabinieri che ieri sono intervenuti nella stessa
abitazione al culmine di una lite scoppiata sempre tra la madre e il
figlio. La compagna del giovane si era impaurita e aveva lasciato la
casa dove viveva con la bambina avuta solo due mesi fa con Jefferson
Garcia Tomala. Questo episodio aveva fatto andare in escandescenza il
giovane e la mamma aveva chiamato i carabinieri per evitare che la
situazione degenerasse. Oggi, la sorella ha riferito che secondo lei la
situazione non era cosi grave da fare intervenire la polizia. «Non
capisco perchè sono intervenuti con lo spray urticante contro un
ragazzo», ha detto. La reazione violenta del giovane ha messo in
pericolo la vita degli agenti e sulla vicenda è intervenuto il Sap
secondo il quale è necessario avere dei protocolli idonei per gli
interventi di tso coordinati anche da personale medico. Sarebbe bastato
un intervento più professionale o «una pistola taser» come suggerisce,
invece, il sindacato che tributò alcuni minuti di standing ovation agli
assassini di Federico Aldrovandi e che ora vede il suo leader, Tonelli,
sugli scranni del Senato tra le fila della Lega per Salvini?
Solo
dieci giorni prima di questa morte, a Torino, s’è chiuso il processo in
primo grado con la condanna a un anno e otto mesi per i tre vigili
urbani e lo psichiatra imputati per l’omicidio colposo di Andrea Soldi,
45 anni, malato di schizofrenia paranoide, morto in seguito al tentativo
di tso, il pomeriggio del 5 agosto 2015.
Ercole Olmi da Popoff
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