lunedì 14 maggio 2018

La sospensione degli psicofarmaci di Sandro Cappannini


di Sandro Cappannini


NO ! PAZZIA - DOCUMENTI

GLI PSICHIATRI NON CI CURANO CON I LORO FARMACI : SOLO CI DROGANO ! !


Nonostante la affermazione fatta dagli psichiatri che i loro farmaci siano cure, questo non risulta affatto ! Infatti:

- NON GUARISCONO MAI : la 'cura' non finisce mai né mai c'è guarigione (al massimo gli psichiatri cambiano il farmaco con uno più recente e costoso ma con effetti poco diversi. Non c'è qualche parte del cervello che ad analisi strumentali risulti malata prima delle cure, e che si possa poi controllare guarita dallo psicofarmaco. I farmaci psichiatrici scombussalano disturbano scompigliano un cervello altrimenti sano, quelli "antipsicotici" di regola limitano fortemente il funzionamento del cervello e di tutto il corpo. Per gli psichiatri un paziente 'guarito' è un paziente che sta buono che non da più fastidio; che non sia più capace di far niente, è uno spiacevole "effetto collaterale". I fenomeni chiamati "impazzimento", "malattia mentale", "pazzia", sono essenzialmente fenomeni psicologici e sociali, non medici - ma questo la psichiatria e la medicina non vogliono assolutamente riconoscerlo.

- DROGHE DANNOSE ASSUEFACENTI : Proprio come le droghe comuni (caffé vino tabacco hashish cocaina anfetamine oppiacei sostanze dopanti degli sportivi ..), i farmaci psichiatrici distorcono profondamente artificiosamente il cervello e il suo funzionamento: con i farmaci 'antipsicotici' il paziente psicotico (tipicamente "su di giri") diventa demoralizzato e depresso; con i farmaci ansiolitici il paziente ansioso diventa schiavo della scatoletta delle pasticche da prendere ad ogni occasione d'ansia; con i farmaci 'antidepressivi' il paziente depresso diventa - non sempre - leggermente artificialmente rassicurato e quasi euforico in un mondo in realtà profondamente a lui avverso.

- NON SONO AFFATTO SPECIFICI PER LA MALATTIA, fanno lo stesso effetto su tutte le persone che li assumono, sane o malate che siano;

- PRODUCONO BEN PRESTO ASSUEFAZIONE: smetterndoli troppo rapidamente si avranno quasi sempre pesanti e pericolosi effetti dovuti all'assuefazione. Gli effetti di assuefazione sono molto diversi a seconda del tipo di farmaco: possono andare dal massimo di euforia (farmaci antipsicotici) al massimo della depressione (farmaci antidepressivi), all'insonnia tenace e agli attacchi di panico (ansiolitici); il tutto accompagnato da possibili vertigini svenimenti ed altri effetti fisici a seconda del farmaco. Questi effetti sono spesso considerati 'ricaduta', ma quasi sempre le supposte "ricadute" sono invece dovute - o principalmente fatte avvenire, precepitare - da una dismissione troppo rapida dei farmaci psichiatrici. L'assuefazione si stabilisce dopo poche settimane di 'cura' continuata, diventa sempre più forte al passare dei mesi ed anni di 'cura'.

Se uso prolungato od eccessivo i farmaci psichiatrici sono ben presto ed irreversibilmente gravemente dannosi a tutto il corpo (discinesia permanente, danni irreversibili ai reni, al fegato, alla tiroide; ingrassamento esagerato; diabete; consistente aumento del rischio di morte se infarto anche leggero.

In realtà il cervello non risulta affatto malato nei “pazienti mentali”. La “malattia mentale” che ci sia e sia dovuta a difetti al cervello, è solo un teorema ideologico della psichiatria, mai dimostrato. E' solo che le nostre convinzioni e il nostro comportamento risultano più o meno fuori dalle convinzioni e dal comportamento usuale. La gente i familiari non ci accettano, lo stato ci ha gettato da qualche secolo in pasto agli psichiatri.

Gli psichiatri ritenevano che effettivamente ci fossero difetti nel cervello, ma non li hanno mai trovati. In autopsie dopo morti il cervello risulta perfettamente sano per pressoché tutte le diagnosi psichiatriche, comprese le peggiori. Ci sono effettive malattie del cervello (Alzheimer, Parkinson, ..) in cui i danni risultano, ma queste sono malattie neurologiche, di competenza del neurologo, non dello psichiatra. Nelle malattie psichiatriche (schizofrenia, maniaco-depressione, depressione, psicosi, ecc.), non è stato trovato a tutt'oggi alcun difetto nel cervello.

I cosiddetti 'malati mentali' o si montano la testa credendosi e pretendendo chissaché, o sono demoralizzati ed abbattuti.

Gli psichiatri e l'industria farmaceutica hanno scoperto farmaci che “buttano giù” chi si crede su (farmaci neurolettici od antipsicotici : Haldol Serenase Largactil Moditen Risperdal Zyprexa Abilify Seroquel ..). Non si tratta di una cura ma di una debilitazione di tutto il cervello – anche disabilitazione di funzioni principali – col risultato che la persona trattata con tali farmaci risulta debole demoralizzata, senza iniziativa: perciò non dà più fastidio, non può combinare possibili guai, i familiari i vicini sono contenti; ma non perché tale persona è guarita solo perché non è più capace di di dare fastidio. La debilitazione generale di corpo e mente prodotta da tali farmaci non è un "effetto collaterale", ma in mancanza di vere cure, è l'effetto principale ricercato desiderato dalla psichiatria. La psichiatria non veramente cura i 'malati', però ottiene di farli stare buoni e zitti, familiari e stato se pur non soddisfatti, però si accontentano.

Siamo noi però i debilitati e danneggiati!

Se facessimo PRIMA e DOPO che inizi la 'cura' con neurolettici (e stabilizzatori dell'umore, vedi poi) dei Test di confronto, precisamente:

Un test d'intelligenza (di quelli normali per giovani e/o adulti)

Un test di velocità dei riflessi (come ad es. quello per la patente automobilistica per camionisti), dal confronto di tali test eseguiti prima e dopo le cure, la debilitazione mentale e fisica risulterebbe evidente, ma gli psichiatri si guardano bene dal rendere pubblico ciò, non certamente ai suoi 'pazienti'.

Viceversa per i pazienti “depressi” psichiatria ed industria farmaceutica hanno approntato droghe che chiamano 'farmaci antidepressivi' – Prozac Zoloft .. che un po' 'tirano su', rinfrancano – per quanto recentemente si è mostrato che il loro effetto è minimo.

Ci sono altri farmaci usati dagli psichiatri (stabilizzatori dell'umore, tranquillanti minori od ansiolitici, ..), ma secondo noi sono sempre farmaci droganti, non farmaci curanti. Non è qui il caso di scendere in dettagli, ma a proposito dei tranquillanti minori benzodiazepinici (Valium Tavor En ..) denunciamo che da oltre un decennio si sono scoperti i loro fortissimi e pericolosi effetti di assuefazione, cosicché i medici normali (tali farmaci sono usati come tranquillanti in molti casi) li prescrivono con forti raccomandazioni sulle dosi e di non usarli per più di pochissimi mesi (massimo tre). Invece gli psichiatri li prescrivono ai loro 'pazienti' per anni ..!

Comunque tutti questi psicofarmaci se assunti regolarmente per un periodo prolungato di mesi ed anni, hanno grossi effetti dannosi che si accumulano progressivamente nel tempo, effetti cumulativi dannosi sia al cervello e allo spirito che a tutto il corpo – anche con consistente aumento del rischio di morte prematura. Effetti per lungo uso tanto più gravi quanto più è lungo il periodo di somministrazione.

Non solo con questi farmaci gli psichiatri non ci curano ma ci drogano, ma anche ci danneggiano spesso irrimediabilmente corpo e spirito. Inoltre, accontentandosi del risultato rapido apparentemente soddisfacente, gli psichiatri non usano altri metodi e mezzi, che pure sono stati trovati vedi quì (case Soteria, Casa del Fuggitivo di Berlino, psicoterapie 'cognitive'); o se provano ad usare tali metodi, li usano su pazienti sempre sottoposti a farmaci, già intontiti, perciò insicuri non responsabilizzati: è un fallimento in partenza, ma gli psichiatri, miopi burocrati sempre paurosi timorosi della carriera, da questo orecchio - smettere i farmaci - non ci sentono proprio [eccezione attuale 2009: Mariano Loiacono, psichiatra direttore del Distretto di Salute Mentale di Foggia vedi qui] .

A T T E NZ I O N E ! : E' CONTROPRODUCENTE SMETTERE GLI PSICOFARMACI DI COLPO, specialmente se li si prende da anni: vanno smessi gradualmente in parecchi mesi, vedi brano "Difficoltà di dismissione degli psicofarmaci - Assuefazione" - e anche "Una dritta per sganciarsi dai Servizi di Salute Mentale territoriali (DSM CSM Centri Diurni ...) e dagli psicofarmaci da loro imposti" nonché i link e libri ivi consigliati, più il recente Paola Minelli - M.R. D'Oronzo: "Sorvegliato Mentale" Nautilus 2009.

BIBLIOGRAFIA MINIMA – ARTICOLI DI SUPPORTO

Recentissimo di carattere tecnico per medici è Peter Breggin: Brain-Disabling Treatments in Psychiatry 2008 (vedi recensione) -- dello stesso autore ma più di carattere divulgativo, un po' datato per i farmaci ma sostanzialmente attuale, è il classico Peter Breggin: Toxic Psychiatry (la psichiatria è tossica) 1993 Un brano tradotto dal primo libro, prima edizione, è il capitolo introduttivo-conclusivo

Altro testo importante denunciante i danni prodotti dalle cure psichiatriche, a fronte di non riscontri di danni al cervello, è Elliot S. Valenstein : Blaming the brain, 1998 qui recensione e capitolo conclusivo

Segnaliamo dell'autore Robert Whitaker di "Mad in America" il brano: Argomenti a sfavore dei farmaci antipsicotici: più danni che benefici in 50 anni d’impiego - agosto 2007

Recentissimo libro in italiano: Paola Minelli - Maria Rosaria D'Oronzo: "Sorvegliato Mentale - effetti collaterali degli psicofarmaci" Nautilus 2009, 10 €.

Comunque vedi in questo sito la sezione "PSICOFARMACI" in "Contenuti" o anche - stessi dati- il file

NO!PAZZIA


1 ago 2009

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