lunedì 11 aprile 2016

Una storia vera piena di bugie di Olga Runciman


Olga Runciman – “Una storia vera piena di bugie” 

 

Originale qui: https://absoluteprohibition.wordpress.com/2016/03/29/1071/

Questo pezzo l’ho scritto da un luogo di rabbia e indignazione e mai ho pensato che qualcuno lo potesse leggere o ascoltare, quindi è davvero crudo.
Grazie ad una serie di circostanze Michael Rassum lo lesse e disse che potevo aggiungervi della musica. Il risultato è “Una storia vera piena di bugie”.
Perché l’ho scritto? Perché questa persona, che io chiamo Peter (non il suo vero nome) è morta a causa degli psicofarmaci che assumeva e nonostante ce ne fossero prove evidenti, io e la sua famiglia abbiamo visto come la psichiatria si è chiusa a riccio, proteggendosi e riuscendo a farla franca. Per anni la sua famiglia ha chiesto giustizia, proprio come tanti altri. Non hanno mai ottenuto niente.

La sua morte è stata la ragione che ha dato il via alla nascita di un gruppo: ci siamo uniti e abbiamo creato l’organizzazione “Morte in Psichiatria”, un’organizzazione per coloro che hanno perso una persona cara a causa della psichiatria e che vuole evitare che altri subiscano la stessa sorte. Dorrit Cato Christensen, che ha contribuito a questa Campagna, ha perso sua figlia e inoltre è uno dei membri fondatori e il presidente dell’organizzazione.

La psichiatria non è stata in grado di dimostrare che si ha a che fare con una malattia biogenetica e nondimeno le terapie farmacologiche falliscono miseramente, a parte quella che viene considerata una buona medicina basata su prove scientifiche. Al contrario, i risultati, soprattutto a lungo termine, indicano un aumento del rischio di cronicità, danni cerebrali, morte precoce - fino a 25 anni di vita in meno , come nel caso di “Peter”, la cui morte improvvisa è stata causata da aritmia cardiaca farmaco indotta.

Obbligare le persone ad assumere psicofarmaci che potrebbero causare un danno cerebrale, morte e scarse possibilità di benefici a lungo termine di qualsiasi tipo, è un atto di indicibile violenza istituzionale.

Questo pezzo è una storia vera; solo nome e genere son stati cambiati. E’ divisa in tre sezioni: “Morte”, “Big Pharma, l’ Alleanza Diabolica” e infine il funerale chiamato i “Venti del cambiamento”.
Oggi sono una sopravvissuta alla psichiatria, ma poteva trattarsi di me.

O di voi o di uno dei vostri cari…
Per favore sostenete il Divieto Assoluto del Trattamento Sanitario Obbligatorio nel CRPD.

Traduzione a cura di Cristina Paderi e Erveda Sansi

Nessun commento:

Posta un commento