sabato 7 giugno 2025

Autoritarismi di Tina Minkowitz

Autoritarismi

articolo originale:

A partire dal maggio 1977, quando fui detenuta e trasportata in un reparto psichiatrico di New York. Furono i miei genitori a fermarmi per strada, con il pretesto di una visita da uno psichiatra a cui avevo acconsentito sotto costrizione. Lo shock e il persistente rispetto per la loro autorità mi impedirono di difendermi, scoppiai a piangere e non riuscii o non volli parlare. Non c'era niente da dire. Sapevo cosa stava succedendo ed era ciò che temevo, e per evitarlo avevo cercato rifugio dai miei genitori. Pensavo erroneamente che la promessa di amore e della casa, sempre e comunque, fosse reale.

lunedì 16 dicembre 2024

Tina Minkowitz: intervento alle Nazioni Unite 2nd Meeting, Consultation on mental health and human rights


https://media.un.org/photo

https://webtv.un.org/en/: Intervento di Tina Minkowitz al minuto 26:20 

Traduzione a cura di Erveda Sansi - Il Cappellaio Matto

Domanda 1: puoi suggerirci tre raccomandazioni realizzabili, inclusi suggerimenti di strumenti politici efficaci o altre misure per l'implementazione di una prospettiva sui diritti umani nell'ambito della salute mentale, sia per gli Stati che per altri portatori di interesse?

Tina Minkowitz: Per questa parte mi indirizzo e mi focalizzo sugli Stati.

Utilizzare le Linee guida della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità - CRPD sulla deistituzionalizzazione per passare da un quadro di salute mentale e di diritti umani a un'implementazione basata sull'uguaglianza dei diritti umani per le persone con disabilità, intendendo un diverso modo di essere nel mondo. Valutare le lacune nei diritti umani e supportare le esigenze in collaborazione con le DPO degli utenti, dei sopravvissuti alla psichiatria e delle persone con disabilità psicosociali. Sviluppare una politica per eliminare la discriminazione nelle assunzioni per il lavoro, nel diritto alla casa e nell'accesso a tutti i principali servizi della comunità come i rifugi antiviolenza domestica, considerando le esigenze delle persone con disabilità psicosociali, degli utenti e dei sopravvissuti alla psichiatria e in particolare dei sopravvissuti all'istituzionalizzazione psichiatrica.

giovedì 12 dicembre 2024

Escaped Lunatic | Irit Shimrat | Madness Radio





Legendary psychiatric survivor activist Irit Shimrat escaped psychiatric incarceration to become a leading anti-psychiatry organizer. Co-founder of the Ontario Psychiatric Survivors’ Alliance, Irit edited the Canadian magazine Phoenix Rising: The Voice of the Psychiatrized and wrote Call Me Crazy: Stories from the Mad Movement, bringing together the stories of many leading activists. Irit shares her experiences from the inside of locked wards, and from the outside – organizing to abolish them. (Transcript) 58 min version

Call me Crazy: Stories from the Mad Movement by Irit Shimrat
Spotlight on Institutional Psychiatry Edited by Irit Shimrat
Phoenix Rising: The Voice of the Psychiatrized
Don Weitz Legacy Project
Lunatics Liberation Front web archive
Go Nuts!
Audio Player





https://www.madnessradio.net/audio/MadnessRadio2024-

domenica 8 dicembre 2024

ONU - 1° Meeting, Consultazione sulla salute mentale e i diritti umani - Tina Minkowitz


photo: https://media.un.org/

Trascrizione e traduzione dell'intervento di Tina Minkowitz a cura di Erveda Sansi

 http://webtv.un.org/ : al minuto 38:30 l'intervento di Tina Minkowitz

Grazie. Grazie Michelle e grazie per l'invito al meeting. Affronterò le due questioni allo stesso tempo, poiché nel mio intervento non posso veramente separarle. Quindi inizio a mettere in discussione l'impostazione di questo argomento. La salute mentale è un concetto controverso e vago, perché è collegato a giudizi sociali e interpersonali, su modi desiderabili e indesiderabili di essere nel mondo ed è collegato a regimi brutali di detenzione arbitraria e di tortura, che violano i diritti umani, e che sono radicati nella legge nazionale e nella pratica sociale. Questi regimi provengono dal Nord del mondo e vengono esportati attraverso il colonialismo e l'imperialismo al Sud del mondo, e violano i diritti umani ovunque. Non è possibile separare il concetto di salute mentale dalle pratiche, dagli atteggiamenti e dal personale, che sono associati a queste violazioni dei diritti umani.

martedì 19 novembre 2024

“SOCIALMENTE PERICOLOSO. La triste ma vera storia di un ergastolo bianco” di Luigi Gallini

 


TORINO venerdì 22 novembre alle ore 20:30
c/o la Libreria COMUNARDI via San Francesco da Paola 6

presentazione del libro:
“SOCIALMENTE PERICOLOSO. La triste ma vera storia di un ergastolo bianco”

di Luigi Gallini, Contrabbandiera editrice

Una accorata denuncia sulla pericolosità sociale con la presenza di:

Luigi Gallini, 
Collettivo InformaCarcere (Firenze),
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud (Pisa),
Nicola Valentino
Ri-Congiunzioni


sabato 2 novembre 2024

L'Assemblea Parlamentare Europea chiede l'eliminazione dell'art, 5.1 e che consente la detenzione per "malattia mentale" e altri gruppi "socialmente disadattati"

 



L'Assemblea Parlamentare Europea ha approvato il 24 maggio 2024 la Raccomandazione 2275, che chiede l'eliminazione dell'articolo 5.1e, il quale consente la detenzione basata su "malattia mentale" e altri gruppi "socialmente disadattati". 


Pubblichiamo qui la traduzione italiana, l'originale si trova qui: https://pace.coe.int/pdf/

Porre fine alla detenzione di persone “socialmente disadattate”


Raccommandazione 2275 (2024)

Autore/i: Assemblea parlamentare

Origine: Testo adottato dalla Commissione permanente, a nome dell'Assemblea, il 24 maggio 2024 (vedi doc. 15983, relazione della Commissione per gli Affari Sociali, per la Salute e lo Sviluppo sostenibile, relatore: Stefan Schennach).


  1. Il diritto alla libertà è tra i diritti umani uno dei più fondamentali. È garantito dall'articolo 5 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (STE n. 5, “la Convenzione”). Tuttavia, la Convenzione prevede una limitazione del diritto alla libertà basata specificamente sull’incapacità mentale, sul consumo di droga o di alcol o sull’assenza di fissa dimora. La formulazione dell'articolo 5.1.e, presumibilmente ereditata dal movimento eugenetico, suggerisce che gli alienati, gli alcolisti, i tossicodipendenti, i vagabondi possano essere posti in detenzione regolare. Queste persone sono state qualificate come "socialmente disadattate", in passato anche dalla Corte europea dei diritti dell'uomo; un approccio considerato discriminatorio e stigmatizzante dalla comunità dei difensori dei dei diritti umani.