domenica 20 gennaio 2019

Protesta contro l'American Psychiatryc Association - MindFreedom



La protesta contro l'American Psychiatric Association (APA), è una protesta che si tiene ogni anno a maggio, ed è intesa a pubblicizzare il trattamento psichiatrico forzato [TSO-Trattamento Sanitario Obbligatorio] all'interno del sistema di salute mentale. Tali trattamenti psichiatrici forzati comprendono restrizioni chimiche (attraverso l'assunzione forzata di psicofarmaci), le contenzioni fisiche, l'isolamento, il ricovero e l'elettroshock coercitivi. Ogni anno, la protesta contro l'APA adotta un tema diverso. Nel 2012, il tema era "Occupa l'APA"; negli altri anni, il tema era "Boicotta la normalità"; e nel 2018, "Non danneggiare".

2012 "Occupa l'APA" / "Boicotta la normalità"


Il 5 maggio, a Filadelfia, centinaia di sopravvissuti alla psichiatria e i loro sostenitori si sono radunati per una manifestazione e un corteo di protesta. Uno dei momenti più emozionanti e toccanti della marcia è stato lo "Strappo di massa delle etichette": i sopravvissuti e gli attivisti sostenitori, hanno esposto sui cartelli le diagnosi psichiatriche, che erano state loro fatte. Quindi, in solidarietà, tutti insieme hanno strappato le diagnosi. Le diagnosi includevano "ADHD", "Depressione", "Ammalato", "DSM" e "Schizofrenico". Gli slogan dicevano: "Questo non sono io", "Queste etichette hanno distrutto, più che curato, gli spiritie le anime umane" e "Io non sono una diagnosi. Ho una voce". Per ulteriori dettagli sulla protesta 2012 dell'APA.




 2014 "FERMATE L'ATTACCO PSICHIATRICO E RESISTETE AGLI ABUSI NEL SISTEMA DI SALUTE MENTALE"
Il 4 maggio, a New York, attivisti e sopravvissuti si sono radunati per protestare contro il Murphy Bill. Allora, il Congresso aveva minacciato di approvare questo nuovo disegno di legge, che avrebbe fornito ingenti finanziamenti per le iniezioni e la somministrazione di psicofarmaci ai pazienti di salute mentale, al di fuori degli ospedali psichiatrici. Il Murphy Bill è stato fondato sull'
“outpatient commitment” ["trattamento sanitario obbligatorio"], nel senso che agli operatori sanitari è permesso di portare via delle persone dalla propria casa, per essere assogettati ad un trattamento psichiatrico forzato. La protesta del 2014 è stata fatta anche a sostegno della campagna #FreeJustina, che ha pubblicizzato la traversia medica di Justina Pelletier. Pelletier era un'adolescente che soffriva di malattie mitocondriali; tuttavia, le era stata fatta una diagnosi sbagliata ed era stata tenuta in un reparto psichiatrico per 16 mesi. Lì, aveva solo un'ora per parlare al telefono e 20 minuti per le visite dei suoi genitori, settimanalmente. Per maggiori dettagli sulla protesta contro l'APA del 2014.



2018 "Non danneggiare"

Il 6 maggio, a New York, attivisti e sopravvissuti si sono radunati fuori della riunione annuale dell'APA, per protestare contro il loro incontro annuale. L'intero evento è stato trasmesso in diretta su Facebook, YouTube e Periscope. Tutti gli interventi sono disponibili su Protest APA.



 Oltre alla protesta in diretta, la protesta di quest'anno [2018] includeva anche una "contro-conferenza" virtuale dal 7 al 9 maggio, che comprendeva interviste con sopravvissuti psichiatrici e operatori sanitari. Tra i partecipanti alla conferenza c'erano, tra gli altri, Robert Whitaker, Jim Gottstein e Sean Blackwell. Whitaker è un giornalista specializzato in giornalismo investigativo. Indaga l'industria degli studi clinici farmaceutici, la ricerca e la terapia psichiatriche. Gottstein è un avvocato; ha co-fondato l'organizzazione PsychRights nel 2002 e ha vinto cinque casi allla Corte Suprema dell'Alaska riguardanti il trattamento sanitario obbligatorio in Alaska e le pratiche dell'assunzione obbligatoria degli psicofarmaci. In passato, negli anni '80, è stato ricoverato coattivamente due volte in ospedale, con la diagnosi di mania. Blackwell è l'autore di "Am I Bipolar or Waking Up?" ["Sono bipolare o Mi sono svegliato?"] e trasmette le sue ricerche su una serie di YouTube chiamata "Risveglio bipolare". Tutte le interviste sono disponibili su Protest APA.


 

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